Tre partite in sei giorni, da domani in Inghilterra comincia il tour de force per i giocatori di Premier League impegnati nelle vacanze natalizie in un surplus di impegni come vuole la tradizione, le televisioni e lo spettacolo. Il Manchester United, dopo quasi un trentennio sotto la rigida guida di Sir Alex Ferguson (così come la scorsa stagione con David Moyes), per la prima volta stravolgerà le proprie abitudini su diktat del tecnico olandese Louis Van Gaal che non aveva nascosto il proprio fastidio per questo fitto calendario nel periodo in cui il resto del mondo si concede una pausa per stare coi propri familiari; proprio a inizio mese, per di più sul sito ufficiale dei Red Devils, aveva detto senza peli sulla lingua:
“Non posso cambiare il calendario ma non credo sia salutare per i giocatori giocare due partite in due giorni. Dicembre sarà un mese duro, ma anche noi abbiamo famiglia. Io ho una moglie, dei figli e dei nipoti, e non potrò vederli a Natale. Tuttavia lavoro in Premier League e mi devo adattare”.
Il giorno di Santo Stefano all’Old Trafford arriverà il Newcastle di Alan Pardew, 48 ore dopo lo United sarà impegnato a White Hart Lane contro il Tottenham; ma non è finita perché il giorno di capodanno si ritorna in campo sul campo dello Stoke City. Contro questo ciclo di ferro natalizio, l’olandese ha pensato bene di operare una scelta a sorpresa: domani i giocatori, così come lo staff tutto ed egli stesso compreso, saranno liberi di festeggiare il Natale con le proprie famiglie, non era mai successo nella lunga storia dei Red Devils; Van Gaal ha spiegato:
“Ho deciso di cambiare dando loro del tempo libero, il giorno di Natale potranno stare con la famiglia. Ci incontreremo la mattina dopo all’Aon Training Complex, quando faremo la nostra riunione, come abbiamo fatto per tutta la stagione. Io credo in un essere umano totale, quindi l’ambiente è importante. Penso che siano più felici ora che potranno stare a casa con le loro mogli e i loro figli”.
Il gruppo l’ha presa bene senza dubbi, i tifosi invece aspettano i propri beniamini al varco: un’ottima prestazione contro i Magpies sarà salutata con applausi a Van Gaal e alla sua decisione, ma un ko interno si potrà invece ritorcere come boomerang implacabile.
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